“Watson” il supercomputer di IBM
“Elementare Watson”. Questa la frase che il celebre Sherlock Holmes rivolgeva al suo fedele assistente, Watson, nei romanzi gialli di Sir Arthur Conan Doyle.
Watson è in questo caso anche il nome del supercomputer che l’IBM ha creato e programmato in modo che possa formulare tesi e rispondere a domande a lui rivolte in un linguaggio naturale.
Chi non ha mai sognato di avere un computer tutto suo, che abbia un cervello super sviluppato in grado di rispondere direttamente a delle domande, che gli vengono rivolte, senza neanche interagire con una tastiera ?
Nei laboratori dell’IBM il sogno e realtà. Watson, costato 1 miliardo di dollari, esiste per davvero e non è solo un enorme ammasso di silicio, ma un vero sistema capace di elaborare e formulare operazioni che sono al limite della similitudine con un sistema cognitivo umano.
E’ in grado di interpretare input che gli vengono forniti direttamente con la parola ed è in grado di generare output con frasi in linguaggio umano, sebbene per ora solo in lingua spagnola ed inglese. La particolarità di Watson è che sa imparare ed devolve costantemente. E’ in grado di raccogliere, analizzare, combinare ed elaborare milioni di informazioni in tempo reale così da poter formulare argomentazioni a sostegno di tesi complesse.
E’ stato presentato all’Ibm Insight 2014 di Las Vegas lo scorso ottobre, con l’ intenzione di lanciare una nuova idea per il settore business.
L’incredibile potenza del supercalcolatore, il cloud ed i big data costituiscono una base su cui analizzare e prendere decisioni. Questo significa che le aziende potranno sfruttare ulteriori dati da analizzare e su cui prendere decisioni. Potranno sfruttare un computer come se si parlasse ad una persona.
Un elaboratore così innovativo e particolare potrebbe risultare utile anche per settori pubblici nevralgici come la sanità e la sicurezza. E’ per questo che IBM ha effettuato una dimostrazione chiedendo al computer di investigare su due spacciatori di droga, protagonisti di una serie televisiva ed il computer ha risposto elaborando una soluzione per arrestarli.
Un’applicazione pratica la IBM l’ha immediatamente trovata, stringendo un accorto con Twitter in quanto il super calcolatore sarà utilizzato per analizzare i miliardi di tweet lanciati ogni istante sul social da tutto il mondo, per identificare e prevedere le tendenze dei mercati, i gusti degli utenti ed i sentimenti riguardo marchi e prodotti.
Un’ulteriore applicazione in cui Watson sarà impiegato è la scrittura di un libro di cucina in cui presenterà una serie di ricette inedite, sfruttando da una parte le proprietà organolettiche nutritive degli ingredienti e dall’altra piccoli trucchi appresi da veri chef.