I campioni delle Olimpiadi Italiane di Informatica al lavoro da IBM
Dopo solo tre mesi dall’essere stati nominati campioni italiani delle Olimpiadi di informatica Francesco Milizia, Gabriele Bani, Daniele Cominu, Dario Asprone e Francesco Milano hanno avuto l’opportunità di mettere a frutto le proprie capacità e conoscenze in uno dei laboratori più innovativi del mondo.
A fargli da mentore e tutor il professor Alessandro Bugatti, che li ha accompagnati durante due settimane di stage nel laboratorio IBM di Hursley in Inghilterra.
Ricordiamo che Francesco Milizia ha conquistato la medaglia d’argento alla 26ª edizione delle Olimpiadi internazionali di informatica del 2014 che si sono svolte a Taipei.
L’esperienza è stata finanziata grazie a una borsa di studio concessa dalla Banca d’Italia ed organizzata con la collaborazione di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico) e del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).
Giovani informatici hanno collaborato così ad un progetto di sviluppo per la realizzazione di un software che avrebbe dovuto gestire le competenze professionali di un’azienda.
Lo stage testimonia l’impegno costante di IBM sia verso lo sviluppo di nuove tecnologie sia nella formazione i giovani talenti. L’applicazione, realmente sviluppata, quindi ha consentito di dimostrare anche ad IBM come il software venga in aiuto per ottimizzare i processi aziendali e la gestione delle conoscenze all’interno delle imprese.
L’applicazione, sviluppata durante lo stage, è in grado di gestire le competenze professionali all’interno di un’azienda visualizzandole e ricercandole per aree geografiche, predisponendo percorsi formativi per facilitare lo sviluppo professionale dei dipendenti. L’utilizzo dell’ambiente esistente nel laboratorio IBM ha permesso di sviluppare e rilasciare in breve tempo il software facilitando connessione ed integrazione con sistemi e dati esistenti.
Giulio Occhini, direttore di AICA, ha precisato che i 5 ragazzi sono i migliori fra 20.000 partecipanti alle selezioni delle Olimpiadi Informatiche, e che hanno colto quest’opportunità grazie al loro talento ed al loro impegno, ma anche grazie all’impegno di chi ha saputo guidare ed insegnare valorizzando le loro capacità. La scuola deve perciò continuare ad investire e per preparare i giovani alla programmazione informatica.
Carmela Palumbo, direttore generale per gli Ordinamenti Scolastici del MIUR, conferma l’azione avviata dal MIUR per aumentare la formazione dei docenti, per facilitare l’apprendimento dell’informatica tra i giovani, come già avviene in paesi più avanzati.
Per informazioni sull’impegno di IBM per l’Università: https://www.ibm.com/developerworks/university/
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