L’impiego dei droni per riprese video
I droni, quei piccoli elicotteri volanti radiocomandati, non sono più dei semplici giocattoli. La tecnologia ed i materiali con cui sono costruiti, li rendono sempre più capaci di volare lontano, per lungo tempo e soprattutto in grado di sollevare e portare in volo, considerevoli pesi dell’ordine di un paio di chilogrammi.
Queste loro caratteristiche li hanno resi capaci di portare in alto anche telecamere e macchine fotografiche, che con il passare del tempo diventano peraltro sempre più piccole.
In questo nascente settore, che si pone al limite del diletto e dell’hobbystica, in cui ancora non sono regolamentate, con leggi specifiche, le possibilità che un individuo ha di far volare questi dispositivi senza dover per forza conseguire un brevetto, un abilitazione, un patentino, rilasciato a seguito di corsi di formazione, ed anche le libertà di sorvolo di spazi pubblici o privati, a stento si riescono ad individuare leggi nel caso di responsabilità da ascrivere per incidenti contro terzi.
Intanto il settore cinematografico e quello della fotografia, sia amatoriale che professionale, stanno facendo sempre più propri i droni, come dispositivi atti ad ottenere nuovi punti di vista per realizzare riprese e scatti in volo, o da prospettive insolite, o per avvicinare oggetti altrimenti raggiungibili solo con costose installazioni. Molti sono infatti i documenti video che vengono realizzati con i droni, di opere d’arte, quadri, sculture, dettagli architettonici, affreschi ecc, ma anche in film le riprese effettuate dall’alto, per le quali non si più ricorrere al noleggio di un vero elicottero con pilota, ma basta noleggiare un drone ed un bravo esperto che lo sappia guidare.
La vasta diffusione a basso costo di droni semi professionali in grado di riprendere video, o foto, ha anche dato adito ad altre casistiche che hanno interessato la giurisprudenza, in merito a questioni di privacy, quando questi dispositivi dovessero essere usati per riprendere persone in ambiti, o ambienti, privati. Di contro, la materia giuridica, è coinvolta anche in quei casi, in cui l’uso dei droni è necessario per la raccolta di informazioni di indagini, o per scopi di militari di difesa-offesa.
Negli Stati Uniti, alcuni casi in cui l’uso dei droni era stato immaginato abusivo, sono finiti in tribunale e tra questi spicca il caso di un video girato con un drone, per scopi di informazione giornalistica, per il quale il pilota era stato multato dall’Ente federale americano per il volo.
In un primo momento il pilota aveva ottenuto ragione, ma la Federal Aviation aveva fatto ricorso in appello. Alcune testate giornalistiche americane hanno quindi appoggiato il diritto alla libertà di informazione del collega coinvolto nella causa, sostenendolo attraverso l’appoggio di alcuni legali, che perorando le sue ragioni, hanno chiamato in causa la Costituzione degli USA. Infatti questi ultimi hanno sollecitato il Comitato della Sicurezza Nazionale sul Trasporto Aereo a confermare la prima sentenza, sottolineando che l’uso dei droni per finalità di informazione è un’attività protetta dal Primo Emendamento della Costituzione USA, e che dovrebbe essere in futuro maggiormente regolamentata.