Phablet Samsung Galaxy S6 Edge e Note 5
Nel linguaggio parlato è ormai consueto sentire la parola “phablet” (pronuncia “fablet”). Essa identifica i dispositivi con display touch, a metà fra un piccolo tablet ed un grande smartphone. Di solito i phablet utilizzano anche un pennino stilo per interagire con il touch-screen.
I phablet sono preferiti da quegli utenti a cui piace consultare internet e lavorare con le applicazioni, avendo a disposizione uno schermo di dimensioni adeguate a non stancare la vista, ma che non vogliono portare con sé ingombranti tablet.
Le aziende che li producono si contendono la scelta dei consumatori che hanno questa preferenza.
A precedere tutte le altre case costruttrici di telefoni, smartphone e tablet, anche in questo ambito è la Samsung, che ha presentato i suoi nuovi phablet Galaxy S6 Edge Plus e Galaxy Note 5. Quest’ultimo dotato di pennino per interagire con lo schermo. L’ S6 Edge ha invece la caratteristica, unica fra tutti i dispositivi sul mercato, di avere lo schermo arrotondato ai bordi. In effetti il display continua sui due lati lunghi fin sotto al guscio posteriore, estendendo di fatto la dimensione dell’area visibile, per un’esperienza d’uso ancora già gradevole, nella visione di filmati, o durante l’uso di videogame.
Entrambi i dispositivi utilizzano una tecnologia avanzatissima, dotata di cifratura digitale, per effettuare pagamenti elettronici, con i POS abilitati, negli esercizi commerciali che ne sono dotati. Basterà avvicinare il phablet al POS, perché il chip NFC (Near Field Communication) intervenga per inviare al POS gli estremi della propria carta di credito e completare la transazione di pagamento.